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Scala H0


Già dal 1914 le ferrovie prussiane avevano sentito l'esigenza di sostituire il vecchio materiale per servizi suburbani con altro più potente e più moderno. Ma come successe anche per le nuove locomotive EG538, poi E91.3 e le altre sue consorelle (E90.5 e E92.7), lo scoppio della grande guerra distolse completamente l'attenzione delle industrie dai loro normali compiti, in quanto dovevano rispondere con il massimo impegno alle pressanti necessità belliche. Finalmente, nel 1920, questo compito venne assolto da Linke-Hofmann per la parte meccanica e da Siemens-Schuckert per quella elettrica. Queste elettromotrici avrebbero dovuto essere accoppiate con delle carrozze doppie a tre assi, ad aggancio corto e con il particolare rodiggio A-1, dotate anch'esse di un motore nel carrello al fine di aiutare nella trazione.

 

Elettromotrice monofase 15 kV
ET 1001/4 (più tardi ET 88)


Locomodel ora propone agli appassionati un eccezionale kit di costruzione della versione originale delle elettromotrici ET 1001/1004 come è nel suo stile; modello completamente in metallo con la riproduzione completa dell'interno, carrelli a sospensione isostatica, motore centrale posto nel sottocassa, praticamente invisibile, con cardani sotto al piano di calpestio che comandano l'asse estrerno di ogni carrello, esattamente come al vero. Anche gli assi di ogni carrello sono di diverso diametro come nel prototipo reale. E' stata dedicata una cura tale nella progettazione che sicuramente questo modello rappresenta un traguardo assoluto per quel che concerne le riproduzioni in fotoincisione; è certo che questa sia tra le mie migliori realizzazioni.

Ecco qui sotto alcuni componenti semilavorati che possono dare una prospettiva migliore delle parole, di quel che rappresenta questo modello di ET 1001/4; cominciamo con il vedere come sono realizzati i carrelli con la loro trasmissione. Non sono ancora definitivi al 100%, questi sono i due prototipi, ma già possono offrire una testimonianza circa la qualità del modello. Come già detto, gli assi dei due carrelli hanno ruote di differente diametro, il più grande all'esterno e il più piccolo all'interno della vettura. Solo gli assi esterni, quelli con ruote più grandi, sono motori, mentre quelli interni, quelli con ruote più piccole, sono solamente portanti, esattamente come nella elettromotrice reale. Questi carrelli sono realizzati in modo isostatico e garantiranno sempre il contatto di almeno 7 ruote rispetto alle 8 del totale disponibile.

Altri particolari di questo modello a cui prestare attenzione sono molti, ma io citerei per primo la riproduzione completa dell'arredamento interno, con maniacale cura di ogni dettaglio; sedili, retine portaoggetti, banco di manovra, tutto è riprodotto in modo superbo; anche il numero delle assi in legno che rivestono l'interno è esattamente identico a quello originale. La cassa è realizzata con un doppio guscio, uno interno all'altro, in modo da poter riprodurre sia l'esterno che l'interno separatamente e, contestualmente, poter nascondere le riproduzioni dei vetri anche ad un ipotetico osservatore che si trovasse all'interno della vettura. Questa stessa attenzione è stata rivolta anche alle pareti divosorie dei vani interni. Ecco qui sotto due prime foto del risultato.

Particolare attenzione è stata rivolta anche alla riproduzione dei pantografi e, soprattutto, dei loro complessi isolatori di sostegno. Ecco la foto dei prototipi; non sono ancora quelli definitivi, ma danno sicuramente l'idea del risultato ottenuto.

Per non dire del tetto, un po' laborioso nella sua costruzione, ma dall'effetto assolutamente preciso e realistico

Tutto questo ha portato ad un risultato che ritengo molto soddisfacente e che è condensato nella foto del primo prototipo visibile nella foto seguente. Naturalmente questo modello lo vedete ancora nella sua fase di prototipo, le varie parti sono solo appoggiate le une sulle altre, nessuna parte è già avvitata alle altre; questo perchè sono ancora indeciso se verniciarlo oppure no, è talmente bello in tutto metallo che mi sembra di profanarlo dipingendolo...

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