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Scala H0


Come abbiamo visto nella sezione dedicata alla DRG E 91.3 e a quella del EG 538/549, qualche anno prima dello scoppio della prima Guerra mondiale, le K.P.E.V., le ferrovie Prussiane (Königliche Preußische Eisenbahn Verwaltung), dovendo risolvere il grave problema della trazione dei pesanti tre ni minerari nella Slesia, regione montuosa tra Polonia, ex DDR e ex Cecoslovacchia, dopo un periodo iniziale gestito in prova con macchine elettriche noleggiate dalle Ferrovie tedesche centrali, nel 1912, nell'ambito di una serie di progetti di studio, ordinarono, tra le altre, 10 nuove locomotive elettriche monofasi di tipo pesante, studiate appositamente per adattarsi agli elevati sforzi di trazione necessari a trainare i pesanti treni carichi di minerale su quelle tortuose linee montane
Queste 10 locomotive pesanti furono ordinate alla Maschinenbau-Anstalt Humboldt MHK di Köln, per la parte meccanica di otto locomotive, alla Linke-Hofmann Breslau LHW per la parte meccanica delle restanti due, mentre la parte elettrica di tutte e dieci fu ad appannaggio di Brown-Boveri di Mannheim di cui vediamo il manifesto qui sotto, grazie alla generosita' di www.zackenbahn.de.

Esse avrebbero dovuto essere consegnate in breve tempo, ma, a causa dello scoppio della Grande Guerra e del conseguente sforzo bellico a cui dovettero sottoporsi tutte le industrie, come abbiamo gia' visto per la E.91.3 e per la EG538/549, le consegne di queste macchine prima vennero del tutto sospese e poi procedettero al rallentatore, tanto che la prima fu consegnata solo nel 1919 a Grande Guerra terminata, per continuare con altre quattro macchine nel 1920, altre quattro nel '21, per concludersi con l'ultima consegnata nel '22.
Parlando delle altre macchine di questo triplice progetto, abbiamo visto come la tortuosita' delle linee della Slesia abbiano consigliato i progettisti ad approcciare il problema con macchine suddivise in piu' sezioni, in modo da garantire una iscrizione piu' facile nelle strette curve di quelle linee, infatti i progettisti vollero che fossero addirittura tre i progetti che avrebbero dovuto essere messi a confronto, quello della E.91.3 già EG538/49, unica delle tre divisa in tre sezioni con rodiggio B+B+B e trasmissione a bielle con un grosso motore per ognuno dei tre carri, quindi con tre motori totali, un secondo progetto che divideva la macchina in due e non piu' tre sezioni, rodiggio C+C, sempre con trasmissione a bielle, quella che divento' la E.90.5, la protagonista di questa pagina, con due motori per carro, quindi con quattro motori totali e, infine, una terza variante, anch'essa suddivisa in due sezioni, quindi ancora con rodiggio C+C, ma con trasmissione a mezzo di ruote dentate con un motore dedicato per ogni asse, quindi con sei motori totali, che divento' poi la E.92.7 (ecco qui un Link per chi volesse confrontare visivamente gli schemi delle tre locomotive)
In questa pagina noi ci occuperemo del secondo progetto di queste locomotive, la interessantissima EG 551-552.

Locomotiva Elettrica monofase 15 kV
EG 551-552

Come abbiamo gia' accennato, ai progettisti risulto' chiaro che, per ottenere buone prestazioni, queste macchine avrebbero dovuto avere un adeguato numero di assi motori e, possibilmente, che tutto il peso della locomotiva dovesse essere aderente. Quindi queste macchine vennero dotate, esattamente come per la E.91.3, di sei assi motori, pero' suddivisi su due carri a tre assi ciascuno, ognuno di questi dotato di due motori che azionavano un asse cieco a sua volta collegato, tramite bielle, ai tre assi motori. Uno schema semplice e funzionale con il 100% di peso aderente che, con la potenza totale istallata maggiore rispetto alla E.91.3, aumentata da 1020 Kw a 1530 kW, garantiva il traino di un treno da 1200 tonnellate su pendenze dello 0,6% alla velocita' di 40 Km/h, velocita' doppia rispetto alla prestazione della E.91.3.
Queste nuove macchine si presentarono con un'estetica completamente diversa, anche se egualmente massiccia e imponente, da quella spartana e utilitaristica delle precedenti E.91.3, infatti erano costituite da due sezioni perfettamente identiche, ma di forma più arrotondata, piu' gentile, tra le due sezioni cambiava solo qualche dotazione di bordo, esse erano disposte tra loro in modo contrapposto. Ognuna di queste due sezioni comprendeva anche una zona bagagliaio che aveva la particolarita' di avere una sola porta scorrevole laterale, sul lato destro, ma, una volta unite le due unita' contrapposte, il complesso poteva offrire comunque un accesso ad uno dei due bagagliai da ogniuno dei due lati.

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Ecco il prototipo di Locomodel ritratto in questa pagina così come è stato presentato alla Spielwarenmesse di Norimberga, Questo è solamente il primissimo prototipo, quella che definisco la prova di fattibilità del modello e si riferisce ad una di queste macchine ancora nella versione di origine. Il loro aspetto nel tempo è cambiato in modo notevole e più avanti vi proporrò anche la versione modificata, chissà, magari l'anno prossimo
Locomodel cedera' questo modello esclusivamente in scatola di montaggio, ma proprio in virtu' di questa consapevolezza, la costruzione e' stata resa il piu' semplice possibile e a prova di errore, con pieghe presegnate ed incastri precisi per ogni componente. Anche la trasmissione, che qualche modellista potrebbe temere, è semplice e si compone di pochi pezzi da piegare e incastrare facilmente nella corretta posizione. In aiuto di chi si dovesse cimentare nella sua costruzione, oltre a alcune esplicative viste assonometriche dei suoi componenti, a suo tempo ci sara' anche una pagina web speciale che spieghera' passo-passo ogni momento del montaggio, come ho già fatto per la E.91.3 (Vedi la sua costruzione passo-passo). Anche questo modello sono certo che riappacificherà ogni modellista con un certo tipo di scatole di montaggio, quelle pensate da un modellista costruttore.

Alla Spielwarenmesse di Norimberga, come già per il EG538abc e il E91.3, anche questo modello ha potuto godere anche dell'arte fotografica di Thomas Albrecht (AMB Design), che mi ha fatto dono di una splendida foto di anche questo modello con una caratteristica ambientazione e una qualità stupefacente; eccola qui sotto:

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