Scala H0



Le prove condotte dalle Ferrovie dello Stato sui prototipi dei gruppi D.341 e D.342, atti a valutare quale fosse il tipo di trasmissione da preferire, se idraulica od elettrica, per le nascenti Diesel, ormai piu' che necessarie, decretarono che, per il tipo di servizi a cui dovevano essere destinate, quella da preferire fosse quella elettrica. I motivi identificati erano molti, i minori costi di manutenzione e di esercizio, la meno costosa costruzione degli apparati di comando ed altri minori, decretarono in modo certo che la scelta doveva cadere sulla trasmissione di tipo elettrico. Nacquero cosi' i primi due tipi di diesel unificati delle FS, il D.443 ed il D.343, unificati perche' figli dello stesso progetto e condividenti le stesse componenti principali, ma con caratteristiche di potenza diverse per poter soddisfare esigenze diverse. Se il progetto dei D.343 prevedeva motorizzazioni nell'ordine dei 1000 Kw, i D.443 dovevano essere piu' potenti, in modo da poter espletare quei servizi piu' pesanti imposti da convogli piu' impegnativi necessari sulle linee non ancora elettrificate.

Diesel Elettrici D.443 serie 1000 e 2000

Consegnata alle Fs nel 1966, questa macchina e' stata la prima, tra i diesel unificati, a percorrere le linee FS. Ancora oggi sta lavorando tutti i giorni su ogni tipo di linea, con prestazioni ancora attuali, a testimonianza dell'ottimo progetto che l'ha deliberata e della validita' della strada intrapresa.

Al vero, le D 443, un po' piu' lunghe delle sorelle minori D.343, hanno una potenza di circa 1400 Kw. Le unita' dalla 1001 alla 1030, sono state dotate in origine di un motore Diesel Fiat tipo 2312 SSF a dodici cilindri a V sovralimentato, mentre quelle dalla 2001 alla 2020 con uno Breda-Paxman tipo 12 YLCL, egualmente sovralimentato e a dodici cilindri. Le differenze estetiche tra le due serie, in funzione di questa diversa caratteristica meccanica, sono molto limitate, rendendo complicato il loro riconoscimento anche ad un occhio esperto, se ne puo' avere la certezza solo osservando il numero sul pancone o sulla targa di immatricolazione.

Anche per la scala H0, Locomodel propone il modello di questi prototipi allo stato di origine, quelli con vetri curvi. Come ogni modello Locomodel, anche questo e' completamente realizzato a mano, in metallo fotoinciso e fuso.

Come gia' accennato, l'assolutamente nuova e originale filosofia costruttiva della parte meccanica, che presenta uno o due motori posti sopra ai carrelli, ha permesso di rifinire la parte interna dei modelli con la riproduzione del vero motore, anch'esso modello di quello reale. Questo e' opzionale, non va a incidere sul valore del modello standard, ma questo sforzo supplettivo posiziona questi modelli su di un piano assolutamente diverso da qualsiasi altra riproduzione vista finora. Eccone due foto dei prototipi realizzati per il D.443...

... e una che li ritrae dopo la riproduzione in piombo...

Ecco infine le foto di un modello di D.443 ripreso dai due lati...

| Pagina Precedente | Home Page | Scala N | Scala H0 | Scala H0m |
|
Componenti | Attrezzi | Site Map | eMail |